Il わさび ( wasabi ) , soprannominata なみだ ( namida ) cioè lacrima, è uno dei condimenti più famosi della cucina giapponese.
Il wasabi è simile al rafano sia per gusto che per utilizzo culinario benchè le due radici siano in realtà non imparentate. E’ una pianta acquatiche che cresce lungo le rive dei torrenti e può arrivare fino a 30/40 cm di lunghezza. Le sue esalazioni benchè siano lacrimogene stimolano l’appetito, la pianta in se favorisce la digestione, è un diuretico naturale e ha un potere altamente antibatterico.
Tradizionalmente viene servito con sushi e sashimi insieme allo zenzero. La massima degustazione avviene da grattugiato fresco sull’ おろしがね ( oroshigane ) ma la sua piccantezza tende a disperdersi velocemente per cui generalmente se ne gratta solo la quantità strettamente necessaria.
Il Wasabi fresco risulta però difficle da trovare specialmente in occidente per cui viene sostituito da una polvere o da una pasta. Entrambi questi surrogati hanno un odore più forte della radice appena grattugiata tuttavia risultano anche meno saporiti. Generalmente la polvere o このわさび ( konowasabi ) è una miscela di wasabi e rafano. A volte per incrementarne la piccantezza viene aggiunta anche della polvere di senape e per simularne il colore viene aggiunto un colorante artificiale. Per utilizzare la polvere bisogna mescolarla in egual parte con acqua e quindi coprire il composto lasciandolo riposare per cinque minuti affinchè si sviluppi l’aroma tipico. La pasta invece o ねりわさび ( neriwasabi ) viene venduta già in piccoli tubi pronta per l’utilizzo.